Next stop: the future – Cortina

In questo format originale firmato quattro anelli, Fabrizio Longo, Direttore Audi Italia, dialoga con figure chiave su temi sensibili come progresso, ambiente e innovazione.

Nel teatro dalla bellezza senza tempo di Venezia, ha avuto luogo il primo appuntamento con ospite Guido Guerzoni, professore universitario dell’Università Bocconi. Ne è nato un dialogo profondo su temi delicati e importanti come la connessione tra mobilità e sostenibilità. Il secondo appuntamento si è svolto invece a Brunico, in Alta Badia: qui Fabrizio Longo ha incontrato Norbert Niederkofler, co-fondatore del programma Care’s. Insieme, hanno avuto modo di discutere su temi fondamentali per entrambi, come l’economia circolare, l’importanza di una filiera certificata e il tema della circolarità.

Next stop: the future - Cortina


La montagna è un luogo di armonia e bellezza, in cui la natura domina da protagonista. Ecco perché per Audi è qualcosa di più di un semplice scenario. Dal 2017, infatti, la Casa dei quattro anelli ha stretto una partnership con Cortina, con la quale condivide un forte legame basato sulla stessa visione di futuro e sostenibilità. Il risultato è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, in cui i valori comuni prendono forma in maniera concreta attraverso l’innovazione. Nasce da qui il nuovo percorso del format Next stop: the future, incentrato sulla suggestiva località dolomitica.

La seconda tappa: performance intelligenti e tecnologia al servizio del progresso.


Per la seconda tappa di Next Stop: The future – Cortina, Fabrizio Longo, direttore Audi Italia incontra Paolo Pisani, Direttore Transport Infrastructures & Logistics di Almaviva, per un dialogo su un tema tanto delicato quanto interessante, l’Intelligent Performance: nuovi sistemi di mobilità che siano protettivi, in sintonia e simbiosi con l’ambiente ma soprattutto capaci di dialogare con diverse infrastrutture. Una visione più ampia e democratica della tecnologia, intesa come un ecosistema funzionale costruito intorno alle esigenze umane, al servizio di una nuova mobilità.


Ma parlare di Intelligent Performance vuol dire includere anche tecnologie, al servizio di intere comunità, che favoriscano una crescita sostenibile. Auto che dialogano con semafori, con droni e con altre auto, per rendere ogni viaggio un’esperienza unica e sicura. A beneficiarne è il territorio: per esempio con la riduzione di ingorghi, del rischio di incidenti e, di conseguenza, della pressione sui sistemi sanitari locali. Un circolo virtuoso messo in moto da una visione fortemente focalizzata sul progresso.


Fabrizio Longo e Paolo Pisani si sono poi confrontati sulla necessità di fare sistema. Su quanto oggi ciascuno sia chiamato a fare la propria parte: istituzioni, infrastrutture, leggi che devono mettersi al passo. Tutti gli attori in campo devono lavorare in armonia, verso la stessa direzione, integrando soluzioni e risposte concrete. Il motore di questa rivoluzione, non possono che essere le idee. Per Audi, che da anni investe in questa direzione e che da sempre adotta un approccio olistico, trasformare una buona idea in qualcosa di concreto è possibile in tempi molto ridotti. Anche questo vuol dire essere alla guida del progresso.

La prima tappa: natura e tecnologia, in perfetta armonia.

Per la prima tappa di Next stop: the future - Cortina, Fabrizio Longo ha incontrato Stefano Longo, Presidente Fondazione Cortina.


Lo splendido scenario ha ispirato sin da subito un confronto su temi cari ad entrambi e ha portato a riflettere su una visione comune di progresso. L’occasione ideale per parlare di nuovi progetti per Cortina come la cabinovia, esempio di mobilità integrata. Si è discusso inoltre di tecnologia antropocentrica, a vantaggio del benessere dell’uomo e della natura.

Della visione Living Progress, cioè della missione che porta a immaginare nuove esperienze sostenibili ed emozionali, perfettamente integrate in contesti premium. Della sfera da abitare, caratteristica delle concept car Audi, messa a confronto con il concetto di biosfera territoriale da difendere. E infine dell’importanza del riuso dei materiali e della circolarità ottimizzata da tecnologie sempre più all’avanguardia.

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